Balcani

Il cammino del Kosovo verso l’Europa

, di Traduzione di Marco Riciputi, Armend Muja

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Il cammino del Kosovo verso l'Europa

Anche se le Istituzioni provvisorie del Kosovo riconoscono i valori dei Criteri di Copenaghen non hanno sufficienti capacità per rispettarli. Le continue sfide lanciate dal declino economico e dall’instabilità politica gettano il paese in uno stato di incertezza.

Il Kosovo deve consolidare le sue capacità di governo per creare il giusto ambiente istituzionale favorevole alla crescita economica e rispettare i criteri stabiliti nel 2003 nell’incontro di Thessaloniki.

In altri termini, la chiave per la democrazia e la crescita economica risiede nella capacità del governo di garantire una buona governance.

Dopo l’introduzione di valori democratici fondamentali come elezioni eque e rappresentanza proporzionale, i cittadini del Kosovo dovrebbero preoccuparsi di altri elementi democratici basilari come la responsabilità dei governanti verso i governati, l’efficienza e la promozione di uno sviluppo economico sostenibile. Trovo questi valori di cruciale importanza per assicurare il benessere della popolazione.

Per garantire una buona governance occorre concentrare l’attenzione anche sulle istituzioni non governative. Così lo sviluppo di settori della società, l’incremento della partecipazione alla vita pubblica, lo stato di diritto, sono tutti attributi fondamentali per ridurre la povertà e sostenere lo sviluppo economico, sociale e politico del Kosovo.

Verso una società civile democratica

La società civile in Kosovo è vista come la possibile risorsa per l’ulteriore sviluppo del paese. L’attenzione dovrebbe essere riposta sulla sfera pubblica, dove il governo e la società interagiscono e dove ad ogni attore deve essere garantita la possibilità di partecipare e influire sul governo del paese. La sfera pubblica in Kosovo non è completamente strutturata e ciò permette forme alternative di organizzazione sociale. Il neo-patrimonialismo e le comunità parrocchiali sono due esempi di istituzioni informali.

Questo approccio è necessario, ma potrebbe non essere sufficiente per fronteggiare le insufficienze della governance.

Molto è stato fatto in Kosovo per creare un’autorità di governo funzionante e in grado di erogare tutta la vasta gamma di servizi pubblici necessari. Ma contemporaneamente crescono i problemi di corruzione non appena nuovi poteri sono trasferiti dall’UNMIK, l’amministrazione ONU ad interim, al Governo kosovaro provvisorio. C’è la necessita di educare i cittadini ai loro diritti ed incentivare la loro partecipazione per vigilare l’operato dei governanti e prevenire ulteriori abusi.

Le organizzazioni della società civile, i media e la comunità finanziaria devono giocare un ruolo importante in queste iniziative. Media ed operatori economici devono farsi promotori di azioni per combattere la corruzione, insicurezza e la mancanza di professionalità diventando protagonisti attivi in campagne contro la cattiva amministrazione.

Una prospettiva europea per il Kosovo?

L’Unione europea non ha lasciato il Kosovo da solo, quando ha offerto un accordo di associazione ai paesi dei Balcani occidentali. Agendo così, l’UE ha reso possibile una prospettiva europea per il Kosovo, cruciale per estendere i principi fondamentali di libertà, sicurezza, giustizia e sviluppo economico.

Comunque, come detto dal commissario europeo per l’allargamento Olli Rehn, l’euroscetticismo e l’incertezza riguardo alla prospettiva europea della regione possono incentivare il radicalismo ed eventualmente portare a conseguenze amare. Il Kosovo sta preparando una strategia a lungo termine per virare le proprie politiche in direzioni compatibili con le riforme richieste dall’UE.

Il Processo di stabilizzazione e associazione (PSA) rappresenta la pietra angolare della politica dell’Unione verso i Balcani occidentali. Lo PSA offre una partnership progressiva con lo scopo di promuovere stabilità e cooperazione nella regione insieme con una più stretta associazione con l’Unione europea. Ciò offre una possibilità unica ai kosovari per materializzare i loro desideri di creare una società migliore ed un futuro per la prossima generazione.

Gli strumenti di preadesione rafforzeranno i legami politici ed economici nel Balcani occidentali favorendo stabilità e pace e guidando la regione verso la famiglia europea cui appartiene.

Il Kosovo non è solo una parte geografica dell’Europa. Anche il suo futuro economico e politico è saldamente legato a quello dell’Unione europea. Il viaggio del Kosovo non è solo verso l’Europa ma anche verso le istituzioni europee.

Traduzione di Marco Riciputi

Foto: Palazzo governativo del Kosovo, da wikipedia.

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