Spinelli è vivo e lotta insieme a noi

, di Andrea Garnero

Spinelli è vivo e lotta insieme a noi

Mercoledì 15 settembre scorso è stato presentato il Gruppo Spinellial Parlamento Europeo, tra gli altri, da due amici dello Spazio della Politica, l’eurodeputata Sylvie Goulard e il deputato Sandro Gozi. Il Gruppo nasce dalla volontà di Daniel Cohn-Bendit, capogruppo dei verdi e volto storico del ’68 francese e Guy Verohfstadt, capogruppo dei liberali ed ex primo ministro belga di combattere l’eurodisfattismo crescente e soprattutto il metodo intergovernativo.

Un obiettivo ambizioso, ma la decisione non manca come si legge nel Manifesto: “Clinging to national sovereignties and intergovernmentalism is not only warfare against the European spirit; it is but an addiction to political impotence”. Due le questioni chiave al momento sul tavolo: un esercito europeo e il budget dell’Unione. Il gruppo si opporrà duramente a qualunque tentativo di riduzione delle finanze disponibili per l’UE. Anzi, chiederanno risorse proprie per l’Unione attraverso una tassa sulle transazioni finanziarie oppure la vendita dei permessi CO2.

Il Gruppo è composto da importanti personalità come Delors, Monti, Padoa-Schioppa, il nobel Sen, ma anche giovani esponenti di associazioni e funzionari dell’Unione europea. Alina Girbea è il membro fondatore più giovane. 25 anni, rumena, anima il sito www.europuls.ro, un focus sull’Europa dal punto di vista giovanile in Romania. E’ la sua voce che, coerenti con il nostro taglio generazionale, vogliamo ascoltare oggi.

AG) “Il Gruppo Spinelli vuole portare soluzioni costruttive a scala europea e combattere l’attitudine disfattista che ripete che i paesi europei non hanno più possibilità di farsi sentire nel XXI secolo – ci spiega Alina Girbea -. Sarà una banalità, ma una banalità che dobbiamo continuare a ripetere: l’Europa può farsi sentire solo se parla con una voce unica. Dobbiamo tradurre il nostro peso economico e demografico (un quarto del PIL mondiale e più popolazione degli USA) in potere politico”.

LSDP) Che cos’è esattamente il Gruppo Spinelli? Un’associazione di deputati, un centro studi, una lobby?

AG) “Il Gruppo Spinelli non è un intergruppo classico che ha come obiettivo solo il dialogo tra deputati. Nonostante si fondi anche su queste forme di lavoro, il gruppo Spinelli vuole entrare direttamente nel dibattito pubblico attraverso gli Shadow Councils”.

LSDP) Di cosa si tratta?

AG) “Si tratta di una sorta di contro-Consiglio europeo che vuole ricordare prima delle riunioni intergovernamentali dove si trovi il vero interesse comunitario. Al posto di partire dai vari punti di vista nazionali per arrivare al minimo comun denominatore, il nostro approccio è partire dagli interessi dei cittadini europei”.

LSDP) I prossimi passi, specialmente verso la nostra generazione?

AG) “Abbiamo lanciato una petizione online che tutti possono firmare. Non credo siano necessarie campagne specifiche per i giovani, altrimenti rischiamo di marginalizzarci. Al contrario, firmando si potrà far parte della rete e partecipare ai dibattito e ai forum. Penso che siamo noi per definizione « i nuovi uomini » di cui parlava Spinelli e che dobbiamo entrare nel dibattito europeo senza aspettare di essere invitati. Dobbiamo prendere esempio dalla generazione ’68: siamo giovani per osare. Osare a esprimere una nostra visione sul futuro dell’Europa e osare a metterla in pratica”.

Come si vede il gruppo fin dalla scelta del nome vuole rifarsi all’europeismo idealista dei padri fondatori e non all’eurorealismo di caraccioliana memoria. Una scommessa certamente, ma anche una scossa per un’Unione europea caduta nel torpore. Se l’avanzata dell’Unione ha seguito il metodo funzionalista dei piccoli passi, sono invece i grandi sogni federalisti (parlamento, euro, costituzione…) ad aver dettato gli obiettivi. Rimangono due punti interrogativi sul nuovo gruppo: il nucleo fondatore nasce sull’asse verde-liberale. Si tratta forse delle due famiglie più dinamiche del Parlamento Europeo, mentre i gruppi più numerosi del Parlamento Europeo, PSE e PPE, ne sono sostanzialmente esclusi (nessun politico attivo di rilievo) e questo potrebbe minare l’efficacia pratica dell’iniziativa. Secondo, rimane un gruppo molto istituzionale, tutti i membri fanno o hanno fatto parte di varie istituzioni e ha un’ambizione prevalentemente parlamentare. L’adesione esterna sul sito internet rimane qualcosa di piuttosto distante. Per diffondere l’euroentuasiasmo serve ancora uno sforzo in più, ma certamente questo è un primo passo utile per rianimare il sogno europeo.

L’articolo è stato pubblicato da Lo Spazio della Politica.

Il logo del Gruppo Spinelli è tratto dal sito www.spinelligroup.eu.

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