Articolo ripreso da Euractiv Italia
Lo European Youth Event è il più grande evento rivolto ai giovani organizzato ogni due anni a Strasburgo dal Parlamento europeo. In occasione delle prossime elezioni europee (8 e 9 giugno 2024), il Parlamento europeo ha finanziato la realizzazione di quattro edizioni nazionali di EYE: nelle capitali europee Berlino (Germania) e Vilnius (Lituania), a Brežice (Slovenia) e a Forlì.
Nel pomeriggio di sabato (18 maggio) la dichiarazione di Lampedusa è stata presentata all’interno del panel “Europa porta Europa, verso le elezioni europee” moderato da Stefano Zamparo di European Youth Press. In rappresentanza della rete creatasi attorno alla Dichiarazione, sono intervenuti Giorgia Sorrentino, Segretaria Generale della Gioventù Federalista Europea, Simone Romagnoli, Coordinatore Nazionale dei Giovani delle Acli, Natascia Arcifa, Presidente di One Hour For Europe, Matteo Sisto, Presidente di Europiamo e Gaia Tamasi, Presidente di ESN Italia.
Firmata presso la porta dell’Europa, dove tuttora si consumano tragedie ed emergono con più forza le contraddizioni dell’attuale Unione europea, la dichiarazione identifica i principali problemi strutturali del nostro tempo e, in vista delle elezioni europee, chiede una nuova Europa, più unita, più rappresentativa delle istanze dei cittadini, più capace di affrontare questi problemi in maniera efficace.
Gli obiettivi fondamentali che vengono fissati nel patto sono una «gestione europea dei fenomeni migratori che tuteli la vita e la dignità della persona», la salvaguardia e il rafforzamento dello Stato di diritto e della democrazia, un «bilancio federale deciso in modo democratico e alimentato da risorse proprie», un intervento risoluto contro l’attività su larga scala delle organizzazioni criminali, una politica estera unica e una difesa comune europea, «l’implementazione e il consolidamento dell’esperienza partecipativa», il contrasto alla crisi climatica, promuovendo una transizione verde giusta.
A seguito della presentazione si è tenuto un workshop di dibattito, durante il quale i partecipanti sono stati suddivisi in sette gruppi, ciascuno dei quali ha riflettuto su uno di questi sette temi, chiedendosi quale sia il problema, perché è importante che l’Unione europea lo affronti, quali azioni ciascuna persona può compiere quotidianamente.
I rappresentanti delle organizzazione firmatarie, nei loro interventi, si sono soffermati soprattutto sull’ultima di queste domande, chiarendo che il patto non è soltanto un patto ideale, ma esprime un impegno alla collaborazione.
In un tempo in cui i partiti appaiono in crisi, soprattutto perché sembrano aver perso un’orizzonte comune, un modo comune di intendere il futuro, sono le associazioni a colmare questa carenza, indicando l’orizzonte di senso, il terreno comune sul quale deve avvenire il confronto politico.
Per riuscire a incidere esse devono procedere unite: come i grandi problemi del nostro tempo possono essere affrontati più efficacemente da un’Europa più integrata che dai singoli Stati individualmente, così anche le associazioni, per riuscire ad ottenere risultati, devono riunirsi in una rete.
Su queste basi nasce Europa porta Europa, composta dalle organizzazioni firmatarie della dichiarazione, ma aperta qualunque altra associazione voglia condividere l’impegno in questa battaglia.
Segui i commenti: |