La Gioventù Federalista Europea condanna fermamente gli attentati che hanno sconvolto le città di Nizza e di Avignone. Esprime vicinanza alle comunità che hanno vissuto momenti di terrore, con un pensiero particolare ai nostri amici della JEF Nizza e della JEF France tutta.
Come federalisti, ci opponiamo da sempre a qualsiasi forma di violenza e di fondamentalismo, sia esso politico o religioso. Il progetto d’integrazione europea si fonda infatti sul rispetto della persona, sul dialogo e sulla tolleranza. Qualsiasi idea che fomenti l’odio e la violenza deve essere sempre duramente contrastata.
Ci appelliamo perciò alle forze politiche e ai media affinché questa ennesima tragedia non venga strumentalizzata. Questo attentato non deve essere l’occasione per diffondere odio razziale, etnico o religioso: tutto ciò sarebbe contrario a quegli stessi principi e valori europei di cui dovremmo essere custodi. In un momento di così grave crisi economica e sociale, speculare sulle paure della gente è un pericoloso atto di grave irresponsabilità politica.
Siamo convinti che oggi ci sia bisogno di coraggio e senso di responsabilità. Serve guardare ai fenomeni nella loro complessità e quindi rispondere alle necessità dei cittadini. Tra queste spicca, evidentemente, il bisogno di sicurezza.
Da tempo, come Giovani Federalisti, sosteniamo la necessità di istituire una Procura Europea e rafforzare un sistema di intelligence europeo perché non si possono risolvere problemi di respiro internazionale con proposte o azioni nazionali di piccolo cabotaggio.
Al momento esiste un nucleo di procura sotto forma di cooperazione strutturata permanente, lo European Public Prosecutor’s Office (EPPO). Tale strumento, a cui aderiscono tuttavia soltanto ventidue degli Stati membri dell’UE, può investigare ed agire soltanto in caso di frodi nei riguardi del bilancio europeo.
È urgente dunque istituire subito una vera Procura Europea in grado di combattere efficacemente le organizzazioni criminali transnazionali ed il terrorismo, che da tempo non conoscono più confini. Siamo convinti che per risolvere davvero le contraddizioni e la crisi del nostro tempo occorra portare a termine il progetto d’integrazione politica dell’Unione Europea: aprire quanto prima il cantiere costituente della Conferenza sul futuro dell’Europa potrebbe essere fondamentale per porre le basi di una nuova Europa, capace di proteggere i suoi cittadini di fronte alle innumerevoli sfide del nostro tempo.
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