EUROBULL: Presentati brevemente. Cosa fai ad oggi e hai mai avuto esperienze di studio o lavoro in Europa fuori dal tuo paese natìo?
Eleonora: Sono Eleonora, una laureata in Sociologia e ricerca sociale, ad oggi lavoro nella scuola pubblica e non ho mai avuto esperienze all’estero
Micol: Sono Micol e sono una studentessa di 25 anni. Ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Diritti Umani e un Doppio Titolo in Studi Europei. Al momento frequento un master in Esperti in Politica e In Relazioni Internazionali. Durante il mio percorso universitario ho trascorso un semestre a Madrid e un anno a Cracovia.
EUROBULL: EUROBULL: Ti senti europea/o? Perché?
Eleonora: Non credo di sentirmi europea. Credo che questo sia legato al fatto di non avere avuto esperienze in altri paesi oltre al mio
Micol: Vorrei poter rispondere, ma non credo di aver ancora definito il significato che la parola “europea” assume per me. Forse proprio grazie al mio percorso di studi incentrato sull’Europa mi sono accorta che è sempre difficile definire qualcuno o qualcosa come “europeo”, ci sono svariati elementi per farlo e svariati campi che tuttora lavorano ad una definizione di questo termine. Quindi, non saprei dire se mi sento europea, ma credo che ciò che sono e ciò che faccio mi renda europea, perchè anche involontariamente agisco secondo le libertà (es.: Programma Erasmus, viaggiare nello spazio Schengen, libera circolazione in UE, ecc.) concessemi da un certo sistema (l’UE per esempio).
EUROBULL: Pensi che abbia un senso sentirsi europee/i?
Eleonora: Probabilmente si
Micol: Non credo sia tanto questione di sentirsi o meno europei, ma di risolvere il deficit democratico esistente tra cittadini degli Stati membri dell’UE ed istituzioni dell’UE. É necessario comprendere la realtà europea ed avvicinarsi ad essa, senza concepire l’UE come un mondo lontano, ma come un micropianeta di cui facciamo parte.
EUROBULL: Quali sono le tre priorità per te fondamentali per il futuro della tua generazione?
Eleonora: Ad oggi credo che l’unica vera priorità della mia generazione sia riuscire a trovare un lavoro che non solo permetta una stabilità economica ma anche la prosecuzione con quanto studiato e con le proprie competenze e inclinazioni
Micol: Due priorità sono per me strettamente collegate: una riguarda la disoccupazione e l’altra la sicurezza economica. Credo sia importante non solo combattere la disoccupazione, ma anche offrire opportunità di lavoro ai giovani, che non li mantengano per anni in posizioni da stagista o in apprendistato, retribuendoli con stipendi con cui è impensabile arrivare a fine mese. Inoltre, una terza priorità riguarda la tutela dell’ambiente. Affinchè avvenga la transizione ecologica verso un futuro più sostenibile, è necessario cambiare le abitudini sia dal lato dei produttori che dei consumatori. É un processo che richiede tempo, ma indispensabile.
EUROBULL: Chi potrebbe occuparsi meglio di queste priorità, l’Unione europea o il tuo paese? Perché e come?
Eleonora: Allo stato attuale credo che l’Unione europea sia maggiormente in grado di occuparsi di tale priorità rispetto al mio paese permettendo ai giorni di fare diverse esperienze e attraverso programmi appositi
Micol: Non dimentichiamoci che l’Unione Europea è costituita dagli Stati che ne fanno parte, quindi è impensabile che l’azione del governo italiano si distacchi troppo dalle linee generali concordate in sede europea. L’occupazione e l’ambiente non rientrano tra le competenze esclusive dell’UE, quindi sicuramente l’Italia, in quanto Stato membro, avrà un ruolo attivo nel promuovere tali obiettivi. Tuttavia, è indubbio che i fondi derivanti dall’UE siano potenzialmente degli ottimi strumenti per l’Italia, al fine di perseguire tali priorità.
L’INTERA INCHIESTA
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